26 marzo 2020
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La Regione ha predisposto un vademecun per supportare le imprese manifatturiere dell’Emilia-Romagna che vogliano produrre mascherine chirurgiche, in deroga alla normativa vigente come previsto dal Decreto del Governo ‘Cura Italia’ (art. 15).
In base al decreto le aziende produttrici che intendono avvalersi della deroga dovranno inviare all’Istituto Superiore di Sanità, ISS , un’autocertificazione nella quale dichiarano le caratteristiche tecniche delle mascherine e che queste rispettano i requisiti di sicurezza della normativa vigente così da poter avviare la produzione. Entro tre giorni dalla autocertificazione le imprese dovranno trasmettere all’Iss ogni elemento utile per la validazione. L’Istituto si pronuncia entro i 2 giorni successivi ed in caso di parere negativo il produttore deve cessare la produzione.
Ovviamente si tratta di una procedura molto controllata: le mascherine dovranno essere testate e risultare conforme allo standard EN 14683, e allo standard ISO 10993 e dovranno essere prodotte da un’azienda che ha un sistema produttivo di qualità. In Emilia-Romagna i laboratori in grado di testare e dichiarare la conformità di mascherine chirurgiche agli standard prima citati sono l’Università di Bologna e il Tecnopolo di Mirandola (Mo).
Analoga procedura è effettuata dall’INAIL per i DPI, con le relative norme UNI EN ISO di riferimento.
Qualora all’esito della valutazione a cura di ISS e/o INAIL, i prodotti risultino non conformi alle vigenti norme, impregiudicata l’applicazione delle disposizioni in materia di autocertificazione, il produttore ne cessa immediatamente la produzione e all’importatore è fatto divieto di immissione in commercio.
Per una prima informazione le imprese possono rivolgersi a: industriexcovid@art-er.it
Il vademecum completo e l’elenco dei dispositivi necessari sono disponibili al link https://imprese.regione.emilia-romagna.it/covid19/produzione-straordinaria-dispositivi