18 aprile 2019
Nell’incontro con le associazioni di categoria tenutosi il 10 Aprile u.s, al quale hanno preso parte – per conto del MIT – anche il Vice Ministro On.le Rixi e il Vice Capo di Gabinetto d.ssa Di Matteo, sono state definite le percentuali teoriche delle riduzioni compensate dei pedaggi autostradali valide per i transiti del 2018. La proposta del MIT (che, tuttavia, diventerà ufficiale soltanto con l’inserimento nella Direttiva annuale del Ministro dei Trasporti, di prossima emanazione), è la seguente:
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Fatturato (in euro) | Classe Veicolo | Percentuale teorica |
200.000 – 400.000 | Euro V o superiore | 5% |
200.000 – 400.000 | Euro IV | 2% |
200.000 – 400.000 | Euro III | 1% |
400.001 – 1.200.000 | Euro V o superiore | 7% |
400.001 – 1.200.000 | Euro IV | 4% |
400.001 – 1.200.000 | Euro III | 2% |
1.200.001 – 2,5 milioni | Euro V o superiore | 9% |
1.200.001 – 2,5 milioni | Euro IV | 6% |
1.200.001 – 2,5 milioni | Euro III | 3% |
2.500.001 – 5 milioni | Euro V o superiore | 11% |
2.500.001 – 5 milioni | Euro IV | 8% |
2.500.001 – 5 milioni | Euro III | 4% |
Oltre 5 milioni | Euro V o superiore | 13% |
Oltre 5 milioni | Euro IV | 9% |
Oltre 5 milioni | Euro III | 5% |
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Rispetto al 2017, come da tabella comparativa riportata sotto, oltre ad un incremento delle riduzioni teoriche per i veicoli più ecologici (Euro V e superiori) per le fasce di fatturato fino a 5 mln di € (oltre i 5 mln, infatti, si applica già la percentuale massima consentita dalle norme comunitarie), la nuova ripartizione penalizza i veicoli euro 3 ed euro 4 al fine di premiare ancora di più l’utilizzo di mezzi meno inquinanti, anche a causa delle minori risorse disponibili dopo i tagli decisi dall’ultima legge di Bilancio.
Per quanto riguarda le prossime annualità, il Vice Ministro ha annunciato la volontà del Governo di sfavorire ulteriormente i mezzi meno ecologici (fino a giungere all’esclusione degli euro 3, da attuare – stando alle indicazioni del Vice Ministro – nel prossimo biennio) e di introdurre correttivi volti a risolvere gli eventuali squilibri ai danni delle imprese italiane.