25 marzo 2019
Con delibera di Giunta regionale n. 368 dell’11 marzo 2019, la Regione Emilia-Romagna, attraverso il bando in oggetto, intende promuovere in modo diffuso l’innovazione per l’ampliamento e il potenziamento dei servizi offerti per la crescita delle attività libero professionali, a supporto dei processi produttivi e dell’economia regionale.
Beneficiari
Liberi professionisti, titolari di partita IVA:
- iscritti a Ordini o Collegi professionali che operano in forma singola o aggregata (studi professionali, STP, Società di ingegneria, soc. tra avvocati);
- non iscritti ad Ordini o collegi professionali, operanti in forma singola o associata (esclusa la forma di impresa), che svolgano prestazione d’opera intellettuale, di servizi e siano iscritti alla gestione separata INPS – Legge 335/95.
I soggetti richiedenti dovranno indicare, alla data di presentazione della domanda, l’unità operativa o sede legale in cui si realizza il progetto nel territorio della Regione Emilia-Romagna; ai fini del possesso del presente requisito, si specifica che per unità operativa si intende un immobile in cui il richiedente svolge abitualmente la propria attività (unità operativa o sede legale).
Tipologia e misura del contributo
L’agevolazione, a fondo perduto, è in regime “de minimis” ed è concessa nella misura del 40% dell’investimento ritenuto ammissibile. La percentuale di contributo è elevata al 45% qualora ricorra una delle seguenti ipotesi:
- nel caso in cui il beneficiario realizzi un incremento occupazionale;
- nel caso in cui il progetto da realizzare sia presentato da un soggetto caratterizzato dalla rilevanza della componente femminile/giovanile;
- nel caso in cui il beneficiario sia in possesso del rating di legalità;
- nel caso in cui la sede operativa o unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata in area montana oppure nelle aree 107.3.C. definite dalla commissione europea.
I progetti dovranno avere una dimensione minima di investimento ammesso pari a € 15.000, mentre l’importo massimo del contributo concedibile per ciascun progetto non potrà eccedere la somma complessiva di €25.000.
I contributi non sono cumulabili, per le stesse spese, con altri aiuti pubblici di qualsiasi natura, classificabili come aiuti di stato ai sensi della normativa comunitaria.
Interventi ammissibili
- Interventi per l’innovazione tecnologica finalizzati:
- allo sviluppo innovativo dei sistemi informatici – informativi e dei processi di digitalizzazione del lavoro;
- alla informatizzazione e alle innovazioni di processo;
- ad automatizzare e informatizzare l’attività anche con acquisto di strumenti e attrezzature professionali tecnico strumentali e tecnologiche.
- Interventi per la ristrutturazione, l’organizzazione e il riposizionamento strategico delle attività libero professionali finalizzati:
- a migliorare l’efficienza dei processi di erogazione dei servizi, innovare i servizi con particolare riferimento alla sperimentazione di metodologie e applicazioni innovative nel campo della progettazione, dei processi e del monitoraggio;
- a sviluppare sistemi che favoriscano l’integrazione di altri processi strategici all’attività professionale/imprenditoriale;
- al riposizionamento strategico dell’attività professionale.
- Interventi per diffusione della cultura dell’organizzazione e della gestione/valutazione economica dell’attività professionale finalizzata a progettare e implementare un piano di riposizionamento e sviluppo dell’attività professionale o dell’impresa che preveda di sfruttare le opportunità date dalla digitalizzazione dei servizi.
- Nel caso di forme aggregate, le iniziative proposte dovranno favorire lo sviluppo dell’aggregazione, la diversificazione dei servizi, le azioni di comunicazione e marketing, i servizi promozionali, i servizi di supporto alle decisioni, i processi di internazionalizzazione, quale strumento di rafforzamento della competitività sistemica del territorio e dei professionisti del territorio.
Spese ammissibili:
- acquisto di attrezzature, infrastrutture telematiche, tecnologiche, digitali finalizzate alla realizzazione di piattaforme, siti web, al miglioramento della connettività di rete, alla digitalizzazione e la dematerializzazione dell’attività, compresa la strumentazione accessoria al loro funzionamento;
- spese per l’acquisizione di brevetti, licenze software; solo per le forme aggregate sono ammissibili spese per strumenti di comunicazione (brochure e/o materiale editoriale);
- spese accessorie di carattere edilizio strettamente connesse alla installazione e posa in opera dei beni strumentali, nel limite massimo di 5.000 euro;
- spese per l’acquisizione di consulenze specializzate, comprese, per i singoli professionisti le analisi di fattibilità per creare forme aggregate di professionisti. Per le forme aggregate già costituite, sono ammissibili le consulenze supporto e potenziamento dell’aggregazione stessa compresi i costi relativi al manager di rete.
Tali spese sono riconosciute nella misura massima del 30% della somma totale delle altre voci di spesa (a + b + c). Tutte le spese dovranno essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro l’anno 2019.
Modalità di presentazione della domanda
Le domande di contributo dovranno essere compilate ed inviate esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web SFINGE 2020. La trasmissione delle domande di contributo dovrà essere effettuata dalle ore 10,00 del giorno 9 aprile 2019 alle ore 17,00 del giorno 30 maggio 2019.
I termini di chiusura saranno anticipati al raggiungimento di 100 domande.
La procedura di selezione dei progetti sarà di tipo valutativo a sportello ai sensi dell’articolo 5, comma 3 del D.Lgs. 123/1998, pertanto la valutazione dei progetti e l’eventuale ammissione a finanziamento degli stessi sarà effettuata secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande di contributo.
Dotazione finanziaria Le risorse destinate al Bando ammontano a € 1.000.000.