17 aprile 2019
Sul sito del dipartimento per l’Informazione e l’editoria è stato pubblicato l’elenco (comunicato dall’Agenzia delle entrate) degli ammessi al credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali (articolo 57-bis, Dl 50/2017) per gli anni 2017 e 2018.
In tal modo, sottolinea il Dipartimento, si conclude la procedura iniziata lo scorso mese di settembre con la presentazione delle domande di “prenotazione” del beneficio per gli investimenti programmati nel 2018 e delle dichiarazioni sostitutive relative agli investimenti effettuati nel 2017, e proseguita a gennaio di quest’anno con la presentazione delle dichiarazioni sostitutive relative agli investimenti effettivamente realizzati nel corso del 2018.
La tabella che contiene la lista dei beneficiari è divisa in tre colonne in ognuna delle quali sono riportati:
- il codice fiscale dell’interessato
- l’importo massimo di credito potenzialmente fruibile (per ogni ammesso è indicata un solo ammontare, anche quando è stata presentata richiesta per entrambi gli anni 2017 e 2018; in questo caso, l’importo indicato rappresenta la somma delle due annualità)
- eventuali note (in particolare, l’indicazione di sospensione della fruizione in attesa verifica antimafia).
Massimali e limiti di fruizione
La somma indicata nell’elenco per ciascun beneficiario rappresenta l’importo massimo fruibile. Tuttavia, si ricorda che la legge di bilancio 2019 (articolo 1, comma 762, legge 145/2018) ha stabilito che il tax credit è concesso nel rispetto dei limiti previsti dai regolamenti europei sugli aiuti de minimis che stabiliscono diversi massimali a seconda del settore industriale/commerciale di appartenenza del soggetto che fruisce dell’aiuto. Pertanto, sono previsti i seguenti specifici massimali:
- 200mila euro – generalità delle imprese
- 100mila euro – settore dell’autotrasporto
- 15mila euro – settore agricolo
- 30mila euro – settore della pesca e dell’acquacoltura.
Peraltro, la fruizione del singolo credito d’imposta deve avvenire tenendo conto anche di eventuali altri aiuti (in qualsiasi forma ottenuti) nei due esercizi finanziari precedenti e in quello in corso. Nell’elenco tutti gli importi superiori al massimale generale (200mila euro) sono stati automaticamente parificati a questa somma e quindi, per l’ulteriore verifica del limite individuale:
- coloro che non operano nei settori specifici per i quali è stabilito un massimale inferiore non devono preventivamente correggere il massimale indicato
- coloro che, invece, operano nei settori dell’autotrasporto, dell’agricoltura e della pesca e acquacoltura devono tenere conto dello specifico massimale stabilito per il proprio settore di attività, nel caso in cui l’importo riportato nell’elenco risulti superiore.
Limiti individuali
Dopo aver controllato il massimale, il beneficiario deve verificare se, oltre al bonus pubblicità, abbia ottenuto altri aiuti nell’esercizio in corso o nei due esercizi precedenti: questi aiuti, infatti, concorrono alla determinazione del massimale individuale. Di conseguenza:
- per ottenere il proprio “limite individuale” (nell’ambito del quale andrà verificata la capienza dell’importo indicato nell’elenco), gli aiuti già ottenuti devono essere sottratti dal massimale de minimis di appartenenza per settore di attività
- se la somma indicata nell’elenco è inferiore al “limite individuale”, l’importo può essere interamente compensato
- se, invece, la somma indicata nell’elenco è superiore al “limite individuale”, il credito fruibile in compensazione non può comunque superare il massimale.
Come usare il credito d’imposta
Nel rispetto dei massimali e del limite individuale, il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione mediante il modello F24, che va presentato esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate (codice tributo “6900” – risoluzione n. 41/E dell’8 aprile 2019).
L’F24 può essere presentato a partire dal quinto giorno lavorativo successivo all’11 aprile 2019 (data di pubblicazione dell’elenco dei beneficiari).
Per coloro che hanno ottenuto il riconoscimento di un credito d’imposta superiore a 150mila euro, il bonus può essere fruito soltanto a decorrere dal quinto giorno lavorativo successivo alla comunicazione individuale di abilitazione che sarà inviata dal dipartimento per l’Informazione e l’editoria dopo la consultazione della Banca dati nazionale antimafia e, quindi, dopo il rilascio dell’informazione antimafia liberatoria, ovvero decorso il termine per il rilascio della stessa.
Tale regola, però, non trova applicazione nel caso in cui il beneficiario abbia dichiarato di essere iscritto negli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa.
Controlli e revoche
Il credito d’imposta è revocato in presenza delle seguenti ipotesi:
- mancanza di uno dei requisiti previsti
- presentazione di documentazione con dati o elementi non veritieri o rilascio di false dichiarazioni.
Ulteriori informazioni
Sulla disciplina del tax credit sono disponibili, sia sul sito del Dipartimento sia su quello dell’Agenzia, specifiche schede informative.