01 ottobre 2018
Il 27 Settembre, l’assemblea delle Nazioni Unite, ha votato a maggioranza le modifiche che tutelano i prodotti del nostro settore agroalimentare. I parametri dettati dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) non entreranno dunque in vigore, scongiurando la possibilità di inserire sulle etichette dei nostri prodotti DOP di punta (Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, Olio Extravergine etc.) un semaforo rosso.
L’indicazione inserita nella prima stesura del documento dell’OMS era rivolta alla riduzione dell’impatto delle malattie non trasmissibili come (diabete, cancro e malattie cardiovascolari), ma nei fatti la direttiva avrebbe privilegiato solamente i prodotti delle multinazionali americane, ritoccati con la chimica in laboratorio per rientrare nei paramenti. La sintesi del documento finale approvato dall’Assemblea Generale lo scorso 27 Settembre è chiaro: i consumatori dovranno essere informati attraverso campagne mediatiche su cosa fa male alla salute e cosa no, lasciando libertà di scelta all’individuo. L’Assemblea ha perciò puntato sull’educazione alimentare, sull’esercizio fisico, senza fare riferimento a dei prodotti specifici.
In questi mesi, tutto il sistema dell’Agrofood Italiano si era mobilitato contro l’iniziativa dell’OMS, che si sarebbe tradotta in un grande danno di immagine nei confronti del nostro settore alimentare, che da solo vale 132 Miliardi di euro l’anno e l’11% del PIL italiano. Il Presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia ha dichiarato: “Dal testo definitivo sono stati cancellati sia il richiamo a qualsiasi etichetta dissuasiva, come il semaforo rosso, oggi in vigore in Gran Bretagna e in Francia, sia il riferimento all’introduzione di una tassa per i prodotti con più elevato contenuto di sale, zuccheri o grassi. E’ la dimostrazione che le eccellenze alimentari italiane vincono contro chi voleva incentivare consumi di alimenti artificiali e di bassa qualità”.