18 giugno 2018
Il Consiglio, l’organo al vertice della burocrazia europea, cioè il Consiglio dei ministri europei, ha prolungato il periodo di attivazione delle sanzioni alla Russia in risposta all’annessione della Crimea e di Sebastopoli. La data del termine è stata dunque spostata di un anno fino al 23 giugno 2019. Le misure si applicano solamente al territorio della Crimea e di Sebastopoli.
Per le persone e le società residenti in UE sarà dunque vietata qualsiasi azione di import in Europa di prodotti originati in Crimea o Sebastopoli, di investimenti e vi saranno restrizioni nei servizi al turismo. Inoltre non è consentito esportare in Crimea beni e tecnologie del settore dei trasporti, telecomunicazioni ed energia, che hanno un collegamento con la prospezione, esplorazione e produzione di petrolio, gas e risorse naturali, compresi i servizi di assistenza tecnica, intermedia, costruzione e ingegneria connessi a questi settori.
E’ dunque molto probabile che le azioni di embargo attuate come contromisura alle sanzioni UE dalla Repubblica Federale Russa, che colpiscono soprattutto il settore agroalimentare, vengano a loro volta prolungate ulteriormente.